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Rivista 110_Gli affreschi della parrocchiale di Adrara San Martino

L’interno della chiesa parrocchiale di Adrara San Martino appare impressionante e spettacolare, un autentico libro spalancato sull’arte bergamasca dell’Ottocento. Questo splendido “museo” del XIX secolo germina dalla fede e dalle opere dei fedeli di Adrara e del parroco don Michele Sonzogni, nativo di San Giovanni Bianco, sotto il cui impulso vedono la luce numerose opere eseguite nella chiesa, quali, soprattutto, «i lavori di decorazione della parrocchiale sotto la direzione del pittore Giuseppe Macinata».
Contemporaneamente, il parroco e la Fabbriceria commissionano dipinti per abbellire gli altari della chiesa: a Giuseppe Carsana il Gesù Cristo crocifisso (post 1846), a Giacomo Trécourt l’Immacolata Concezione (1847) e il Miracolo di san Martino, a Giovanni Carnovali detto Il Piccio la Madonna del Rosario (1849), a Francesco Coghetti il Martirio dei santi Fermo e Rustico (1868), a Giuseppe Cornelli i Misteri del rosario, collocati accanto al dipinto del Piccio. A ciò si aggiunga una preziosa testimonianza scultorea dovuta all’artista Pietro Pagani il quale, nel 1857, realizza, in marmo, alla base dell’ancona, una medaglia effigiante san Cristoforo.
La vitalità operativa del sacerdote è confermata da un documento rinvenuto nell’archivio parrocchiale: trattasi di un preventivo riguardante un bassorilievo in gesso illustrante Cristo che predica alla turba ebraica [...].