«Scoppiò quindi una guerra nel cielo: Michele e i suoi angeli combattevano contro il drago. Il drago combatteva insieme ai suoi angeli, ma non prevalse e non vi fu più posto per loro in cielo. E il grande drago, il serpente antico, colui che è chiamato diavolo e il Satana e che seduce tutta la terra abitata, fu precipitato sulla terra e con lui anche i suoi angeli» (Apocalisse, 12,7-9).
In principio
Questo passo della Bibbia ci informa della lotta, scatenata nel mondo angelico, in seguito alla ribellione di Lucifero, il portatore di luce, il più bello di quanti Iddio aveva creato. Quando il Padre gli fece conoscere il suo progetto di volersi incarnare in Cristo, questo angelo si ribellò perché non tollerava che la natura umana sarebbe stata in tal modo elevata al di sopra della natura angelica. A questa superba ribellione si oppose l’arcangelo Mi-cha-El, al grido: Chi è come Dio? Da allora Padri e Dottori della Chiesa, come Ireneo, san Girolamo, Tertulliano, Origene, san Gregorio Magno, san Cipriano di Cartagine, san Bernardo di Chiaravalle e sant’Agostino di Canterbury concordarono nell’affermare l’originaria condizione angelica di Satana, la cacciata dal Cielo, a seguito del suo atto di superbia e al suo desiderio di prendere il posto di Dio e infine la scelta d’aver tentato l’uomo e di avere dunque introdotto la morte e il male (metafisico, morale e fisico) nella Creazione, che di per sé era perfetta. [...]