Nella chiesa prepositurale di San Pancrazio martire a Gorlago sono conservate quattro tele di Antonio Cifrondi (1656-1730) raffiguranti i Dottori della Chiesa occidentale. Il principale biografo del pittore, il conte Francesco Maria Tassi, scriveva che l’artista, ai primi del XVIII secolo, si era trattenuto «per molti anni nel Convento di Santo Spirito de’ Canonici Regolari, ove ha dipinto tutti li quadri, che sono nel refettorio, ed in altre vicine stanze, come anco alcuni quadri nella loro Chiesa, e sagristia; tra li quali i dodici Apostoli, quattro Evangelisti, Mosè colle tavole della legge, ed Elia sul carro di fuoco; un Cristo morto con la Maddalena, ed una elevazione di Croce sul Calvario […]. Sono pure di sua mano tutti li Santi Dottori Greci e Latini, come anco li Santi e Sante dell’ordine Lateranense posti nel refettorio, e nelle stanze adjacenti». Occorre dunque precisare che le pitture di Antonio Cifrondi non sono state commissionate dalla fabbriceria di Gorlago ma appartengono ad un cospicuo corpus di oltre cinquanta opere realizzate dal pittore clusonese durante la sua permanenza nel convento dei Canonici Regolari Lateranensi di Santo Spirito a Bergamo. Ad avvalorare la tesi del conte Tassi sono la firma e la data dell’artista su cinque dipinti tuttora esistenti nella chiesa di Santo Spirito che rappresentano San Giovanni Evangelista scrivente, San Luca che dipinge la Madonna, San Marco ispirato, San Matteo e l’Angelo e San Pietro. Il Tassi, dopo aver elencato le tele eseguite per la chiesa, una cui parte è ancora in loco, afferma che pure del Cifrondi erano quelle del refettorio e delle stanze adiacenti, tuttavia, senza precisarne i soggetti e rendendo estremamente difficile una possibile ricostruzione. [...]