Se ci trovassimo a New York, qualunque seminterrato, appartamento decadente, garage o magazzino convertito a spazio di ricerca culturale o laboratorio di produzione artistica verrebbe immediatamente attenzionato dai media e dal pubblico, mandando in brodo di giuggiole artisti, curatori e collezionisti italiani che magnificherebbero queste realtà descrivendole con gli occhi a forma di cuore.
The Drawing Hall, la stanza del disegno, si trova dentro un capannone nella zona industriale di Grassobbio, nella prima provincia di Bergamo. La parabola di The Drawing Hall e quello che tra le sue mura è successo in questi quattro anni di attività è già di per sé straordinario, ma resta affascinante come l’esterofilia dilagante ammanti di eccezionalità ogni cosa che avviene fuori dai confini nazionali, specularmente sottovalutando quanto invece in Italia accade.
Intendiamoci, The Drawing Hall resta quello che è, e non è nostra intenzione celebrarlo: un fabbricato anonimo in una provincia visivamente piuttosto deprimente, ma è proprio in forza di questa cruda realtà che ne diventa appassionante la storia.
Andrea Mastrovito, artista, ha qui il suo studio, davanti a quello di Marco Marcassoli, regista e fondatore di Yanzi Creative. La loro storica amicizia li motiva a connettere i loro due spazi, creando una realtà ibrida in cui confluiscano le capacità professionali di entrambi: uno spazio di ricerca incentrato sull’analisi del disegno contemporaneo italiano. Per ogni appuntamento espositivo, vengono realizzati una mostra personale, un video-documentario dedicato all’artista protagonista e un catalogo, chiamato “Quaderno”. Si aggiunge alla squadra Walter Carrera, visual designer e fotografo, che diventa responsabile della produzione editoriale di The Drawing Hall. E fino a qui, si potrebbe anche commentare: “bello, ma non entusiasmante”. L’energia rara che caratterizza The Drawing Hall scaturisce infatti dalla risposta che hanno dato gli artisti chiamati ad esporre; la sinergia è infatti vitale, generativa, ed il fatto che esistano delle iniziative nate spontaneamente dal desiderio di collaborazione tra artisti, è prezioso. [...]