Dopo la restituzione al pubblico dell’intero complesso del Coro ligneo di Lorenzo Lotto e GiovanBattista Capoferri, il restauro del telero Apostoli intorno al sepolcro vuoto della Vergine aggiunge un ulteriore tassello all’ampio piano di valorizzazione della “Capella della Città”.
La difficile lettura del grande dipinto, realizzato fra il 1594 e il 1597 da Camillo Procaccini per la parete absidale al di sopra del Coro dei Laici, ha motivato l’attuale intervento di restauro, richiesto dalla Fondazione della Misericordia Maggiore e sostenuto dalla Fondazione Banca Popolare di Bergamo. I lavori sono stati eseguiti in loco, con l’ausilio di un ponteggio con due campate a copertura dell’intera superficie dipinta; questi si sono svolti nell’arco di un anno, da marzo 2024 a fine marzo 2025, con la Direzione Lavori dell’arch. Giuseppe Epinati della Fondazione MIA e del dr. Angelo Loda della Soprintendenza di Brescia.
Introduzione
È sempre una preziosa occasione di studio e conoscenza poter operare su manufatti di così alto valore artistico, sono quindi molto grata per la fiducia e la generosità che mi hanno dimostrato i Presidenti delle Fondazioni della Misericordia Maggiore e della Banca Popolare di Bergamo affidandomi questo lavoro: il momento del restauro, che è finalizzato ovviamente alla conservazione, è da considerarsi innanzitutto quello più favorevole alla conoscenza profonda di un’opera, e non solo per il grande apporto che da ormai molti anni ci forniscono le indagini diagnostiche, ma perché ogni opera porta con sé una smisurata quantità di informazioni che ci consentono, tassello su tassello, come in un grande puzzle, di ricostruire il processo creativo dell’artista e di contribuire poi, con più coscienza, alla sopravvivenza fisica ed estetica dei beni che costituiscono le nostre memorie; aprendo spesso canali di approfondimento inediti, come scopriremo anche per questo grande dipinto. [...]