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"Un Natale di una ventina di anni fa mi venne regalato un bel taccuino, legato in pelle, elegante, con una sessantina di fogli di carta bellissima, invitanti al disegno e, naturalmente, il primo disegno fu un paesaggio invernale in Val Badia dove eravamo.
Era il 1991. Da allora quel taccuino mi ha seguito nei miei viaggi e quando il luogo mi affascinava cercavo di renderne una memoria con uno schizzo, un segno immediato, alternando paesaggi a figure. Ogni tanto il taccuino ricompariva nella consueta disordinata "stanza del pittore", talvolta a distanza di mesi e riprendevo a scarabocchiare cose che ricordavo o che erano sotto i miei occhi. Arrivai agli ultimi fogli dopo vent'anni, non c'era più posto per altro. Avvenne che, quasi al termine dei miei disegni e schizzi, questo taccuino attrasse l'attenzione di un amico editore d'arte, che intravvide la possibilità di un "libro d'arte", simile a "30 disegni originali. Studi di Erbe e Fiori" di Giacomo Manzù, edito appunto da Grafica & Arte nel 1985 e realizzato con il prezioso ausilio dello stesso artista... Nel taccuino vi è di tutto un po', senza pretese di capolavori, ma con quell'intimo piacere di segnare un momento della vita. Uno schizzo, una traccia, fatta per me, come il diario di uno scrittore (Trento Longaretti).