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La storia del campanile di Treviglio, così come quella della contigua Basilica di San Martino che ingloba parzialmente tre lati dello stesso, è povera di fonti documentarie, in particolare nel periodo che va dalle sue origini fino ai secoli XV-XVI. Al momento la più antica notizia scritta riguardante l'esistenza della chiesa e del campanile è quella del sacerdote Emanuele Lodi che fa risalire l'edificazione della chiesa al 1008, sulla base di una primitiva costruzione, mentre del campanile riporta solo l'altezza, di centoventicinque brazza. Successivamente il Camerone riconduce allo stesso anno oltre all'abbattimento di una chiesa risalente all'VIII secolo, necessario per il suo ingrandimento, anche la presenza di principi di quella gran Torre, che innalzatasi a più riprese, è una di presente delle più sublimi di Lombardia. L'informazione viene ripresa nei secoli successivi, probabilmente senza passarla al vaglio di più approfondite ricerche, tant'è che anche Cesare Cantù, parlerà di [...] una parrocchiale, ricostrutta nel 1008, in cui cominciossi anche l'erezione del campanile, che ora slanciasi ardito [...]. La non contemporaneità delle due costruzioni è tuttavia oggi evidente. Basti osservare ad esempio l'interfaccia tra la parete nord della Basilica e il campanile, dove una finestra della chiesa risulta "tagliata" da quest'ultimo, dimostrando l'anteriorità della prima rispetto alla torre. ...