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La Trilogia di Anversa

Entrando nella basilica di Santa Maria Maggiore si resta esterrefatti dalla ricchezza del suo secolare apparato decorativo, che lungo volte e pareti vede rincorrersi stuccature, dorature, dipinti, affreschi, intarsi e arazzi di diverse scuole. Questo manto policromo riveste a tal punto l’edificio da rapire lo sguardo e non far percepire la caratteristica quasi unica del nostro tempio cittadino ovvero l’assenza della facciata e di un ingresso principale. Proprio in controfacciata, al fine di uniformare l’aspetto interno al termine dei rifacimenti parietali barocchi, dal 1698 è collocato uno dei tre arazzi fiamminghi appartenente alla Trilogia di Anversa, su cui è raffigurata una sublime Crocifissione dal sapore “rubensiano”: tra i vari personaggi spicca la figura della Vergine posta ai piedi della croce, a ribadire il senso mariano della serie, destinata a costituire un preciso complesso decorativo, la cui concordanza viene garantita dagli elementi ornamentali presenti nelle bordure. I soggetti degli altri due – collocati sui pilastri posti tra il transetto e le absidiole laterali l’altare maggiore – sono l’Immacolata e Mosè al roveto ardente. [...]