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Rivista91_San Bernardino

Ideatore di originali format artistici come la visita guidata cantata – che dà voce all’iconografia dei pittori incrociando poesia, musica strumentale e vocale con traiettorie sperimentali tra le arti – il poeta e scrittore Alessandro Bottelli ha recentemente confezionato un’“OrAzione” dedicata all’antica chiesa di Lallio e al ciclo di affreschi di San Bernardino da Siena. L’opera, una vera e propria narrazione musicale pensata per quintetto vocale, voce solista e chitarra, trae ispirazione dagli undici episodi della vita del santo dipinti da Cristoforo Baschenis il Vecchio sulle pareti della terza campata della chiesa. La “rilettura” dell’iconografia cinquecentesca è affidata all’intensa scrittura poetica di Bottelli ma anche, con mossa sorprendente, alla matita di un illustre disegnatore, Emilio Giannelli, vignettista della prima pagina del Corriere della Sera. L’intento artistico, lungi dall’irriverenza, è quello di un’attualizzazione che sia congrua allo spirito dell’opera e al contempo rilanci il valore di un gioiello architettonico che è monumento nazionale dal 1912, ad oggi riconosciuto come la prima chiesa al mondo dedicata a San Bernardino da Siena. [...]
Perché questo specifico interesse per la chiesa di Lallio e il ciclo bernardiniano?
La chiesa di per sé è di pregio straordinario. San Bernardino viene più di una volta a Bergamo, dove tra l’altro fonda il convento dei francescani di Santa Maria delle Grazie in città bassa. Un giovane e nobile novizio, Eustachio Licini detto Cacciaguerra, dona alcuni suoi terreni nella zona di Lallio per l’edificazione di una chiesa: la fondazione inizia subito a ridosso della canonizzazione del santo, avvenuta il 24 maggio 1450. Significativo è anche il luogo, sul confine tra i domini veneziani e quelli milanesi: non a caso San Bernardino si spese molto a favore della pace, predicando contro guerre e violenze in un’epoca di conflitti, soprusi e faziosità di ogni genere. [...]